Attività organizzata finalizzata al traffico illecito di rifiuti, disastro ambientale, inquinamento ambientale, falso e altro: sono le accuse mosse a 16 persone nell’ambito di un’inchiesta, alla fine della fase preliminare , della Direzione distrettuale antimafia di Potenza sull’attività svolta nell’Itrec di Rotondella (Matera), ora in fase di smantellamento. Gli indagati sono dirigenti della Sogin, dell’Itrec di Rotondella e funzionari pubblici “incaricati di vagliare le istanze ambientali presentate dai gestori della centrale”. Secondo la Procura, dall’impianto furono scaricati nel mare Jonio, “senza alcun trattamento”. Secondo l’accusa, si giunse ad un vero e proprio “disastro ambientale” perché “lo stato di contaminazione del sito” non fu comunicato, “pure avendo il dovere di farlo, per evitare o ritardare costi aziendali e per scongiurare il clamore e le conseguenze che, sul piano amministrativo, politico, d’immagine ed economico, la notizia avrebbe suscitato”. Gli indagati attestarono “falsamente” lo stato delle acque da scaricare, anche dal punto di vista delle autorizzazioni o dei nulla osta in possesso. (Web)
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