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Gimbe su “disomogeneità regionali” dell’uso del Fascicolo sanitario elettronico

today28/11/2024 3

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Sono emerse “profonde disomogeneità regionali” da un’analisi della Fondazione Gimbe sulla “completezza e l’utilizzo del Fascicolo sanitario elettronico (Fse) nelle Regioni italiane”: lo ha reso noto la stessa Fondazione, spiegando che il Fse è uno “strumento cruciale per l’accessibilità ai servizi sanitari”.  L’analisi ha fatto emergere “vere e proprie ‘fratture digitali’ sia in termini di servizi offerti sia di utilizzo da parte di cittadini e professionisti sanitari”.
Per quanto riguarda la Basilicata, “nel Fse regionale sono disponibili ad oggi 12 tipologie documentali su 16 pari al 75 per cento del totale dei documenti (media Italia 79 per cento). La percentuale di servizi disponibili nel Fascicolo attualmente è pari al 28 per cento. Al 31 agosto 2024, il quattro per cento dei cittadini ha espresso il consenso alla consultazione dei propri documenti nel Fse da parte di medici e operatori del Ssn (media Italia 41 per cento); tra giugno e agosto 2024, il tre per cento dei cittadini ha utilizzato il Fse nei 90 giorni antecedenti alla data di rilevazione (media Italia 18 per cento); tra giugno e agosto 2024, il 100 per cento dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta ha effettuato almeno un’operazione sul Fse; al 31 agosto 2024 – conclude la nota – il 93 per cento dei medici specialisti delle aziende sanitarie risulta abilitato all’utilizzo del Fse (media Italia 76 per cento)”. (Foto dal web)

Scritto da: Gina Tancredi

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